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Meteo Apuane

Associazione MeteoApuane

 

Il progetto MeteoApuane nasce nell’estate 2006 dall’esigenza di offrire per la prima volta un servizio di previsione e monitoraggio meteorologico più dettagliato e puntuale sulla provincia di Massa Carrara e territori limitrofi, notoriamente ai massimi livelli per complessità climatica causata da esposizione, morfologia del territorio e frequenza di eventi calamitosi.

Sotto la direzione di Paolo Lunini e Mauro Olivieri, lunigianesi appassionati di meteorologia fin da bambini, viene riunito uno staff composto da esperti ma anche semplici amatori che con modalità di volontariato e forti di un’attenta conoscenza ed esperienza del clima locale si dedicano quotidianamente all’emissione di previsioni, osservazioni, segnalazioni nonché alla gestione degli strumenti di rilevamento sul territorio.

Il 31 agosto 2008 MeteoApuane si costituisce Associazione con finalità di divulgazione delle scienze meteorologiche e climatiche; l’Associazione funge anche da collante e punto di aggregazione per i numerosi appassionati di meteorologia della provincia ma anche per tutti coloro che si trovano a stretto contatto con questa scienza per motivi professionali (agronomi, geologi, forestali, ecc.). La divulgazione avviene non solo sulla piattaforma internet ma anche attraverso l’organizzazione di convegni, incontri, riunioni e rubriche settimanali su emittenti televisive e testate giornalistiche locali; nell’ultimo periodo sono stati numerosi i percorsi didattici realizzati nelle scuole di ogni ordine e grado della provincia, atti a trasmettere l’importanza della meteorologia a ragazzi e bambini.

Fondamentali sono infine le numerosissime collaborazioni con gli Enti locali e soprattutto con le strutture di Protezione Civile comunali e provinciali: l’Associazione infatti, attraverso la stipula di apposite convenzioni,  supporta le Amministrazioni in particolare durante fasi di allerta o nel corso di eventi meteorologici impattanti sul territorio (forti piogge, nevicate, gelate, ecc.), mettendo a disposizione le proprie conoscenze scientifiche ed i numerosi dati che confluiscono dalle reti di sensori, stazioni meteo, webcam e dalle osservazioni dei Soci.

 

 

Il clima della Lunigiana

 

La Lunigiana è caratterizzata da un clima molto vario ed unico nel suo genere,  risentendo da un lato della vicinanza del Mar Ligure e dall’altro della presenza  imponente di due importanti catene montuose, l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane, che la delimitano per i 2/3.

 

Le correnti atmosferiche prevalenti sono quelle da Ovest, di origine atlantica, che raggiungono la Lunigiana sotto forma di venti meridionali (Scirocco o Libeccio) talvolta impetuosi; durante queste configurazioni sono le nubi e la pioggia a farla da padrone per intere giornate, permettendo all’area di raggiungere quantitativi pluviometrici fra i più alti di tutto il panorama italiano. Le catene appenninica e apuana, disponendosi perpendicolarmente al flusso umido sopradescritto, esercitano infatti uno sbarramento orografico (effetto ‘’Stau’’) che porta a misurare in prossimità dei crinali accumuli annuali talvolta superiori ai 3000-3500 mm come nella Valle di Vinca (Apuane settentrionali), fra i passi del Lagastrello e Cerreto (Appennino Tosco-Emiliano) e nei pressi del Monte Gottero (Appennino Ligure). La stagione più piovosa, per il passaggio di frequenti perturbazioni atlantiche, è quella autunnale quando non sono rari eventi alluvionali, in alcuni casi con gravi ripercussioni sul territorio, come accaduto più recentemente nel 2011, 2012 e 2014.

Quando invece i venti provengono dal primo quadrante (Nord) il clima si presenta solitamente secco e tiepido a causa dell’effetto ‘’Foehn’’ attraverso il quale la massa d’aria, dopo aver scaricato il proprio carico di umidità sul versante emiliano, ricade verso la Lunigiana riscaldandosi per compressione adiabatica; se tale scenario si verifica nella stagione estiva, le gradevoli brezze di valle vengono inibite e la colonnina di mercurio può eccezionalmente avvicinarsi ai +40°C a fondovalle, seppur con tassi di umidità molto bassi (caldo torrido). In inverno invece tali configurazioni sono spesso associate ad afflussi di aria artica con giornate limpide sferzate da un gelido vento di Tramontana che nelle vallate poste allo sbocco dei passi appenninici (Valle del Rosaro e Taverone in primis) può raggiungere i 100 km/h, accentuando la sensazione di freddo percepita dal corpo umano.

 

La neve è un fenomeno piuttosto raro sulla Lunigiana alle quote di fondovalle: spolverate si verificano mediamente 1-2 volte l’anno mentre eventi di una certa abbondanza, concomitanti con configurazioni di Tramontana ‘’Scura”, hanno cadenza decennale (1985, 2006, 2013). Sui rilievi al di sopra degli 800-1000 metri il manto nevoso è invece frequente ed abbondante da novembre ad aprile; sull’Appennino al confine con l’Emilia, a 1300 metri,  in un inverno cadono mediamente 3 metri di neve e sono sorte alcune rinomate stazioni sciistiche.

Apuane

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